ABS è l'acronimo della frase acrilonitrile butadiene stirene. Questo materiale plastico è usato ad una temperatura fra i 220 e i 250 °C. La plastica non è tossica, ma i suoi fumi lo sono, quindi deve essere impiegata in ambiente di sicurezza. Presenta dei problemi nella stesura del primo layer che tende a incurvarsi. L'oggetto creato non è adatto a contenere alimenti. Risulta non biodegradabile e abbastanza resistente.
FILAFLEX oppure NINJAFLEX è un elastomero termoplastico che ha una base di poliuretano e additivi.Resiste ai solventi, anche all'acetone. La temperatura è tra i
220-240 °C.
HIPS è l'acronimo della frase in lingua inglese: Hight Impact Polistirene. Ha caratteristiche simili al Pva, ma ha il vantaggio di costare molto meno, Problemi di sfogliamento dei laer, possono verificarsi. Prima di maneggiarlo, bisogna attendere il raffreddamento completo. la temperatura di stampa è tra i 230e i 240 °C
PA è l'acronimo di Poliamide. La temperatura di stampa oscilla tra i 225 e i 260 °C. Ha una buona resistenza, anche ai solventi. Presenta il problema che i layer tendono a sfogliarsi. Il prezzo è maggiore di altri materiali. Risulta particolarmente sensibile all'umidità.
PLA, acronimo inglese che significa acido polilattico, è molto usato nella stampa 3D. Nella stampane è usato ad una temperatura tra i 190 e i 240 °C. Ricavato dal mais e dalle patate ed è biodegradabile. L'aspetto può essere traslucido oppure opaco.Ci sono Pla che cambiano colore con i raggi ultravioletti. L'acetone lo danneggia. Non è tossico, è biodegradabile e risulta adatto al contenimento degli alimenti. Gli oggetti in Pla risultano resistenti, ma possono, se urtati, scheggiarsi. Il materiale è sensibile all'umidità e al tempo.
PLA Compositi combinano termoplastica con materiali inerti. Il primo materiale inerte usato è stata la polvere di legno, poi sono seguite la polvere di ceramica, quella di gesso e fibre di carbonio. La temperatura, in fase di stampa, può variare, secondo la combinazione adottata, da 190 a 260 °C. Usando questo materiale si rischia l'otturazione degli ugelli piccoli. Sono materiali costosi e secondo la combinazione, possono risultare fragili.
PETG è l'acronimo della frase copoliestere di polietilene tereftalato trasparente. La temperatura di stampa oscilla tra i 190 e i 220 °C. Materiale molto resistente, idrorepellente e resistente ad alcuni acidi. Adatto per gli alimenti. Quindi una valida alternativa ad altri tipi di materiali.
PVA è l'acronimo dell 'Alcool Polivinilico. Necessita di essere conservato in ambiente asciutto perché risulta molto sensibile all'umidità in quanto è completamente solubile in acqua. La temperatura in fase di stampa oscilla tra i 180 e i 200 °C. Necessita, in caso di stampa difficile, dell'uso di un doppio estrusore.
TPU è l'acronimo della frase inglese Termo Plastic Urethane. La temperatura di stampa è compresa tra i 220 e i 240 °C. Flessibile ed elastico, disponibile in vari colori, comunque poco diffuso forse perché più costoso di altri materiali.
ULTEM anche conosciuto come Polietereimmide. La temperatura di lavoro è tra i 320 e i 360 °C. Materiale molto rigido, molto resistente al calore e alla deformazione comunque mantiene una buona flessibilità. Buono come isolante elettrico a diverse temperature e frequenze e per questo è usato nelle applicazione elettriche e specializzate. Purtroppo è molto costoso e non tutte le stampanti 3D possono raggiungere le temperature richieste.
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